Una categoria sostanzialmente adesiva al quadro normativo di riferimento, che segna anche per il 2022 numeri in crescita, arrivando a oltre 27.586 soggetti di cui 19.701 collaboratori. È il quadro degli intermediari del credito iscritti agli Elenchi dell’OAM, Organismo Agenti e Mediatori, descritto nella Relazione annuale esaminata dal Consiglio dei Partecipanti che ha approvato il Bilancio 2022, in leggero attivo (+121.016 euro), dopo il risultato negativo (-112.621) del 2021.
In particolare, dalla Relazione, a firma del Presidente Francesco Alfonso, su quasi 13mila controlli effettuati, solo il 4,5% ha avuto come seguito l’avvio di procedure sanzionatorie o di cancellazione da parte dell’Ufficio competente. I provvedimenti sanzionatori decisi dal Comitato di Gestione sono stati in tutto 93. Di seguito i principali elementi contenuti nella Relazione.
Crescono gli iscritti agli Elenchi, in aumento i collaboratori
Complessivamente la crescita è del 3% per gli iscritti e del 4% dei collaboratori, in aumento di 705 unità. Per quanto riguarda i soggetti iscritti ai Registri tenuti dall’Organismo, gli Operatori Compro Oro alla fine del 2022 erano 3.834 (53% persone giuridiche e 47% persone fisiche), con un aumento di 75 unità rispetto all’anno precedente (+2%). Ancora in riduzione i Cambiavalute, con 8 soggetti in meno, mentre i Prestatori di servizi in Valuta Virtuale, il cui Registro è stato avviato a maggio dello scorso anno, risultavano 85.
Decisi 93 provvedimenti sanzionatori (84 sanzioni pecuniarie), 22 i richiami scritti
Al di là dei numeri sugli iscritti, dalla Relazione emerge come, anche grazie all’azione di orientamento e moral suasion dell’Organismo, Agenti e Mediatori rispettino sostanzialmente le regole. Non solo il numero delle istruttorie avviate è percentualmente basso, ma anche i provvedimenti sanzionatori decisi dal Comitato di Gestione sono in tutto 93 di cui 84 relativi a sanzioni pecuniarie e 9 sospensioni sanzionatorie. Anche nel 2022 la sanzione pecuniaria è stato lo strumento più adottato dall’Organismo per reprimere i comportamenti degli iscritti contrari alle norme. La fattispecie più diffusa è il mancato adempimento all’obbligo di aggiornamento professionale, seguita dal mancato riscontro alle richieste dell’Organismo, dalla mancata o tardiva comunicazione dei dati e dall’elusione della disciplina del mono-mandato.
Roma, 27 aprile 2023